Avete mai avuto l’occasione di esplorare Vicenza? Questa città, spesso trascurata per la sua vicinanza ad altre tre importanti destinazioni turistiche del Veneto – Venezia, Padova e Verona – è protagonista di una nuova prospettiva grazie alle ultime iniziative promosse sul territorio.
Oggi vi accompagnerò virtualmente nella città, condividendo i luoghi più iconici e i miei angoli segreti, ideali per rilassarsi o assaporare le prelibatezze della cucina locale.
Vicenza non teme confronti con le illustri mete precedentemente menzionate. Sì, manca forse dell’Arena di Verona, non è abbracciata dalle acque come Venezia né vanta la magnificenza della Cappella degli Scrovegni di Giotto come Padova. Tuttavia, questa piccola città possiede il suo incanto e una storia tutta sua che la rende degna di una visita, che sia una gita di un giorno o un weekend, grazie alle sue dimensioni che la rendono perfetta da esplorare a piedi in tutta tranquillità.
Partiamo da un aspetto di fondamentale importanza: Vicenza è stata insignita del prestigioso titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, grazie alle numerose creazioni architettoniche di Andrea Palladio. Visitare Vicenza equivale a una caccia al tesoro delle opere di Palladio:
- In Piazza dei Signori troviamo la bellissima Basilica Palladiana (che non è un luogo di culto religioso come può sembrare) e nel periodo estivo consiglio di andare nell’esclusiva terrazza dove vi è un bar con pochi tavoli ma una vista veramente straordinaria, poi sempre in piazza troviamo il Palazzo del Capitaniato con le colonne ancora in mattone perché Palladio non ebbe tempo per ricoprirle con l’intonaco bianco come la base.
- Lo spettacolare Teatro Olimpico con un palcoscenico con una straordinaria profondità veramente unica. L’ingresso è consentito con una visita guidata o partecipando a delle opere teatrali o liriche. Io ci sono entrata in tutte e due le occasioni e merita veramente tanto!
- Il Corso Palladio, è la via principale di Vicenza ed è la via dello shopping e per una buona parte è coperto da portici dove poter passeggiare protetti dal sole o dalla pioggia.
- Uscendo un po’ dal centro, troviamo La Villa La Rotonda, la mia opera preferita del Palladio, un capolavoro architettonico straordinario, nei secoli è stata visitata da poeti, politici, religiosi, artisti, re, studiosi, viaggiatori e turisti, trasmettendo a tutti emozioni indimenticabili, sorprendendo positivamente per la sua armoniosa bellezza. Io adoro fotografarla nel periodo della fioritura della colza in primavera, quando i prati intorno alla villa si colorano interamente di giallo, illuminandola e rendendola ancora più splendente.
Mentre uscendo dai soliti giri turistici, presso il Santuario di Monte Berico, luogo di culto cattolico famoso per due apparizioni della Madonna, si trova un parcheggio/piazzale dove poter osservare la città dall’alto e se è una bella giornata anche i monti intorno. Di giorno o di sera questo luogo ha il suo fascino, infatti molti innamoratini si recano qui per ammirare il paesaggio con la propria dolce metà e stare un po’ tranquilli lontani dal traffico cittadino.
Un altro luogo poco conosciuto dai turisti è Parco Querini, raggiungibile anche a piedi dal centro storico e si trova proprio a fianco all’ospedale di Vicenza. Il parco è uno dei grandi polmoni verdi della città con un’estensione di 121.251 metri quadrati, dove potersi rilassare leggendo un libro e rigenerarsi godendo dei suoni della natura. C’è un’area dedicata allo sport per poter effettuare degli esercizi con degli attrezzi, un’area verde per poter giocare a pallone o con il proprio cane e un’area all’ombra all’interno del boschetto, mentre al centro si trova un tempietto in mezzo ad un laghetto ricco di oche, pavoni, papere, cigni, tartarughe e coniglietti. Un angolo di puro relax a due passi dalla città, dove portare i bambini o fare una passeggiata nel verde.
Ora mi resta solo che consigliarvi dove mangiare il piatto tipico di Vicenza, perché non vorrete mica visitare la città e non mangiare un ottimo Baccalà alla Vicentina?! Un piatto realizzato con lo stoccafisso, un pesce legnoso e stopposo che però con dei procedimenti tramandati dagli anni, lenti ed accurati, si riesce a realizzare dei piatti super prelibati.