Si è chiuso con grande soddisfazione degli organizzatori l’edizione dello Slow Festival di Lorica, nel cuore del Parco Nazionale della Sila organizzato dall’associazione L’officina delle idee assieme a Slow Food Cosenza e Sila.
Il Parco Nazionale dell Sila è una tra le zone più suggestive e selvagge della Calabria e racchiude in se vaste e incontaminate foreste, distese sugli altopiani ed emozionanti paesaggi da vivere. Si tratta di un luogo speciale e da scoprire. Sono numerosi gli itinerari al suo interno, cosi come i suoi paesaggi emozionanti.
Montagne e valli incantate, piante stupende e una grande varietà di animali, costituiscono un patrimonio di biodiversità che merita di essere amato e soprattutto protetto.
Tornando allo Slow Festival, sono stati dei giorni dedicati a discutere del bisogno sempre più condiviso di vivere più lentamente e di imparare a godersi ogni attimo delle nostre vite: si sono succeduti laboratori del gusto (slow food), attività nella natura (slow life), laboratori di scrittura, di fotografia e video, incontri e dibattiti sul viaggio (slow travel). E di viaggio si è parlato nella sede del Parco nazionale, con scrittori come Carmine Abate e Mimmo Gangemi, registi, fotografi, protagonisti della cultura locale e nazionale.
L’obiettivo è stato quello di stimolare le persone ad avere una maggiore consapevolezza ed il giusto tempo per vivere le varie azioni della quotidianità. L’evento ha avuto anche un interessante appendice a Camigliatello con la presentazione della mostra fotografica Transumanze tra ritualità e fede di Antonio Mancuso e della mostra di Attilio Lauria Immagini del gusto, seguite dal workshop Il viaggio lento, laboratorio creativo per viaggi sostenibili e responsabili a cura di Claudio Visentin, presidente della Scuola del Viaggio e autorevole accademico dell’Università della Svizzera Italiana.