Firenze è famosa in tutto il mondo per le sue bellezze e per l’atmosfera che si respira, e’ la capitale d’Italia per cultura e arte grazie alla quantità di opere rinascimentali che può vantare. Firenze infatti significa abbondanza, ricchezza, opulenza, termini che esprimono bene il suo status assunto durante il medioevo e il rinascimento grazie alla famiglia Medici che la fece diventare un’importante città economica, culturale e artistica.
Se da un lato la presenza ogni anno di centinaia di migliaia di turisti rende affollata le sue vie, Firenze e’ in grado di offrire anche dei momenti magici da gustarsi nella piu’ completa intimita’ intellettiva. E in tal senso, un ottimo punto di riferimento può essere il Caffé Giubbe Rosse situato in piazza della Repubblica. Questo locale è da sempre un luogo storico d’incontro per gli scrittori, un vero e proprio circolo letterario in cui immergersi a 360 gradi. Tenetelo da conto durante la vostra visita.
Se abbiamo scelto di raggiungere la citta’ con il treno, scelta consigliata, ci troviamo davanti alla stazione di S. Maria Novella proprio nel cuore di Firenze’. Il tempo di estrarre la guida che ci troviamo davanti l’omonima chiesa . Giusto il tempo di visitare la Chiesa di S. Lorenzo costruita da F.Brunelleschi nel 1442-46 ed ultimata da A.Manetti nel 1461 che sorge nell’omonima piazza e ci dirigiamo verso il nostro obbiettivo principale: Piazza del Duomo.
Piazza del Duomo (teatro a Pasqua del caratteristico “Scoppio del carro” ) è la piazza dove sorgono i monumenti religiosi più importanti della città: il Battistero, il Duomo e il Campanile di Giotto. Ed e’ proprio da questa piazza che partira’ la nostra escursione alla scoperta di Firenze.
Il Battistero di S.Giovanni è uno degli edifici più antichi della citta’,a forma ottagonale vi si accede dalle porte di bronzo, sulle quali sono raffigurate scene della Bibbia. La porta a sud è la più antica,successivamente ornata con gli stipiti da V.Ghiberti fu opera di A. Pisano e sulla quale sono rappresentate scene della vita del Battista. La porta a nord è di Ghiberti che modellò sia gli stipiti che i battenti con la vita di Cristo. La porta a est, definita la “porta del paradiso” da Michelangelo, raffigura scene del Vecchio Testamento ma purtroppo è una copia a causa dell’alluvione del 1966. Sopra il portale vi è “Il battesimo di Gesù” di A.Sansovino. L’interno si distingue per il pavimento a tarsie marmoree e per la cupola rivestita di mosaici bizantineggianti. La Loggia del Bigallo è posta di fronte alla porta sud del Battistero e fu eretta nel 1352-1358.
Il Campanile di Giotto fu iniziato nel 1334 da Giotto e da Pisano e completato da F.Talenti nel 1359. All’interno statue dello stesso Pisano,di Donatello e Nanni di Bartolo Alla fine della scala di ben 414 gradini si accede alla terrazza superiore dalla quale si gode di un ampio panorama della città.
Il Duomo o Basilica di S.Maria del fiore la cui costruzione fu iniziata da Arnolfo di Cambio,proseguita da Talenti e conclusa con la cupola del Brunelleschi. La facciata è opera di E.De Fabris e le porte in bronzo di A.Passaglia e G. Cassioli. L’interno a croce latina con tre ampie navate,contiene tre vetrate del Ghiberti, l’orologio di P.Uccello,il sepolcro del vescovo Antonio Orso di Tino di Caimano,busto del Brunelleschi del Buggiato e tondo con l’immagine di Giotto di Benedetto da Maiano. La cupola alta 91 metri è decorata dall’affresco del Giudizio universale di G.Vasari e F.Zuccari; da vetrate di Donatello, Ghiberti, Uccello e Andrea del Castagno. Tra la cappella di destra e quella mediana vi è la sagrestia Vecchia. Sotto l’altare l’arca con le reliquie di S.Zanobi a seguire l’ingresso della sagrestia delle messe o dei servi,famosa perché vi trovò scampo Lorenzo il Magnifico durante la congiura dei pazzi. Nella navata sinistra vi e’ l’ingresso alla scala che porta alla cupola. Il Museo dell’Opera del Duomo raccoglie importanti opere di scultura fiorentina del ‘300 e ‘400 tra cui gli originali provenienti dal Battistero, dal Duomo e dal Campanile di Giotto al suo interno si può ammirare la Pietà di Michelangelo.
Adesso e’ venuto il momento di fare un break e mangiare qualcosa, la scelta del ristorante e’ molto ardua, le insegne fuori i locali sono come le sirene, lasciatevi trasportare dal vostro fiuto e tentate la sorte magari scegliendo un menu’ turistico ma ricordatevi che dietro l’angolo vi aspettano crepes annegate nella besciamella, salsiccia con fagioli all’uccelletto al gusto di cotechino le famose pappardelle al sugo di cinghiale senza tralasciare la piu’ conosciutissima bistecca fiorentina.
Il tempo di una visita al Palazzo Medici-Riccardi con la sua magnifica cappella dei Magi e ci dirigiamo con tutta tranquillita’ verso Piazza della Signoria.
Piazza della Signoria si può raggiungere da piazza del Duomo attraverso via dei Calzaiuoli una delle principali vie commerciale della città dove ci possiamo soffermare per fare qualche acquisto. Lungo via dei Calzaiuoli incontriamo la chiesa gotica trecentesca di S.Carlo dei Lombardi e l’imponente edificio di Orsanmichele. Eretto nel 1337 come mercato del grano,fu successivamente trasformato in chiesa.
La piazza è dominata da Palazzo Vecchio e dalla loggia della Signoria oltre al Tribunale di Mercatanzia e Palazzo Uguccioni, il monumento equestre di Cosimo I e la fontana di Piazza o del Nettuno,detto anche il”Biancone”. Sulla gradinata di Palazzo Vecchio le grandi statue del Marzocco(simbolo di Firenze) e Giuditta e Oloferme, entrambi di Donatello. Sotto la loggia della Signoria abbiamo infine il Perseo(B.Cellini 1534), il Ratto delle Sabine(Gianbologna 1583), il celeberrimo David di Michelangelo e il gruppo di Ercole e Caco (Bandinelli) Palazzo Vecchio è il principale monumento civile di Firenze e uno dei più importanti d’Italia,fu eretto a partire dal 1299 su progetto di Arnolfo di Cambio come Palazzo dei Priori,divenne poi palazzo della Signoria e fu residenza dei Medici dal 1540 al 1565. Divenne poi palazzo Vecchio quando i Medici si trasferirono a Palazzo Pitti.
Adesso non ci resta che occupare le sedie di un qualsiasi bar prospiciente la piazza per gustarcela e bere un ottimo aperitivo. Una giornata cosi densa di emozioni e opere d’arte ci ha davvero sfiniti e in vista della visita alla galleria degli Uffizi conviene rientrare un po’ prima per rilassarsi e preparai al grande evento che ci aspetta.
La Galleria degli Uffizi e’ tra i maggiore musei d’Italia e del mondo, fondata nel 1581 da Francesco I de’ Medici che raccolse numerose opere d’arte nell’edificio progettato dal Vasari. La Galleria conserva oggi capolavori di pittori italiani e stranieri tra i quali Cimabue, Giotto, Masaccio, Beato Angelico, Leonardo, Botticelli, Michelangelo, Piero della Francesca, Raffaello, Caravaggio e inoltre Rubens, Rembrandt e Goya.
La visita al museo e’ un viaggio nel viaggio, e’ necessario prepararsi e documentarsi su cio che ci aspetta. Prima di tutto munitevi di una buona guida per intraprendere i vari percorsi presenti nel museo, fate una buona e abbondante colazione perche’ attualmente il museo e’ sprovvisto di una “caffetteria” adeguata. Vi suggeriamo di recarvi sul posto abbastanza presto per evitare le file chilometriche che puntualmente si formano all’ingresso.
Se la Giocanda di Leonardo Da Vinci e lo stesso museo del Louvre vi ha deluso per la sua dimensione e dispersione di contenuti gli Uffizi vi conquisteranno, e se gia’ dalle prime sale resterete a bocca aperta a causa della pala della Madonna di Santa Trinita di Cimabue, e dalla Primavera di Botticelli pensate che siete solo all’inizio. Quadro dopo quadro la vostra guida vi portera’ a sognare e a vagare nel tempo, vi perderete nei quadri e alla fine della visita come in ogni buon museo sarete tentati di comprare dei souvenir nel bookshop per ricordarvi di queste ore indimenticabili trascorse dentro un museo che vi ha segnato per sempre.
Ormai siamo agli sgoccioli della nostra visita che comunque prevede ancora una ricca giornata piena di luoghi da visitare.
La Basilica di Santa Croce fu iniziata nel 1295 su progetto di Arnolfo di Cambio. Raccoglie innumerevoli opere d’arte, tra cui i famosi affreschi di Giotto nelle cappelle Peruzzi e Bardi, ed è universalmente famosa perché vi sono sepolti alcuni tra i personaggi più illustri del nostro paese. Da citare, tra i monumenti più importanti, la tomba di Alfieri, opera di Canova, quella di Leonardo Bruni, opera di Rossellino, quella di Carlotta Bonaparte, opera di Bartolini.
Dopo una breve sosta nelle panchine della piazza antistante la Basilica ci avviamo verso la Loggia del Mercato Nuovo (o del Porcellino) il tempo di fare qualche acquisto nel caratteristico mercato della piazza, un occhiata alla simpatica fontana in bronzo che rappresenta un cinghiale e ci avviamo verso Ponte Vecchio.
Ponte Vecchio, il più antico ponte della città, con le tipiche botteghe e laboratori orafi ci permette di arrivare dall’altra sponda dell’Arno per poter visitare Palazzo Pitti e gustarci la frescura del giardino di Boboli. Quando attraversiamo il ponte ci ritornano in mente le immagini che abbiamo visto nei reportage dell’alluvione del 1966. L’acqua aveva superato tutti i limiti sommergendo quasi il ponte. Gli studenti di tutte le nazionalita’ che aiutavano a ripulire dal fango opere di valore inestimabile. Questi pensieri ci fanno rabbrividire, pensare che Firenze era ad un passo dal perdere moltissimi dei suoi gioielli ci fa riflettere e pensare che queste citta’ museo dovrebbero essere tutelate e salvaguardate dall’assalto dell’uomo piuttosto che dei tarli e dai piccioni.
Con questi pensieri un po’ cupi e tristi ci avviamo a completare questa visita straordinaria gratificati e soddisfatti di aver calcato le strade di una citta’ tra le piu’ belle del mondo.